Il decollo di Confapi Trentino è conciso con un evento tanto delicato quanto imprevedibile per l’Italia e per il mondo tutto: l’emergenza rappresentata dal Coronavirus. Essa ha condotto l’economia di molte delle nostre imprese a massicci disagi e ha richiesto – e sta richiedendo loro – ingenti sforzi. Ed è per questo che Confapi – da sempre al fianco della piccola e media impresa italiana – con la nostra Confederazione trentina, si sente chiamata in causa e intende confermare la sua mission nei confronti delle aziende nazionali, offrendo un ampio ventaglio di opportunità.
Opportunità recupero importi fatture saldate energia
Il focus della vasta gamma di servizi inediti messi a disposizione da Confapi Trentino riguarda, in questo peculiare momento storico, soprattutto l’opportunità, per tutti gli assocciati, del recupero degli importi delle fatture saldate per il servizio elettrico.
Recentemente la Corte di Cassazione, accogliendo una sentenza della Corte europea, ha infatti disapplicato una normativa italiana – applicata nel biennio 2010-2011 – che prevedeva un’addizionale sull’accisa dell’energia elettrica. Secondo queste nuove indicazioni, gli edifici di proprietà o in gestione dell’imprenditore potrebbero revocare tale l’addizionale: per tale motivo, è probabile che egli abbia pagato delle somme, relative a quegli anni, non dovute e possa richiederne la restituzione.
Confapi Trento mette a disposizione dei propri associati i suoi legali e consulenti qualificati pronti ad esaminare con cura le bollette relative al biennio 2010-2011 così da stabilire se vi sono i presupposti per richiedere il rimborso di quanto versato.
Opportunità di riduzione e/o annullamento canone di locazione
Già molto tempo prima che l’emergenza Covid coinvolgesse le nostre vite e la nostra economia, Confapi Trentino – attenta ai bisogni delle sue imprese – conscia dei problemi rappresentati dal caro affitti, dai mutui, e dal valore degli immobili, che imperano sul trentino e su Trento in particolar modo, aveva già messo tra le sue priorità quello di un intervento in tali direzioni. Questa piaga, che prima del Covid metteva in crisi le piccole e medio imprese del nostro territorio, con l’attuale emergenza sanitaria ha ulteriormente contribuito ad indurle alle strenue forze. Il blocco delle attività lavorative, infatti, si è il più delle volte tradotto in una perdita di tipo economico, ma non ha risparmiato le imprese dal pagamento della locazione al proprietario.
È errore comune – e dalle gravi ripercussioni – ritenere che sia sufficiente indirizzare una lettera di sospensione del canone al proprietario dell’immobile: tale procedura, infatti, non esime per forza dal pagamento della mensilità d’affitto. Altro comune errore è quello di concordare con il locatore, senza formalizzazioni, riduzioni degli affitti. Nei prossimi mesi, infatti – una volta cessati i termini accordati dal Governo per la sospensione delle azioni legali – gli inquilini potrebbero trovarsi innanzi alla richiesta di pagamento immediato di tutti i sospesi, oltre che subire azioni legali importanti con relative spese annesse.
Per tal ragione, uno staff altamente qualificato di esperti del settore della Confapi Trentino, insieme ai nostri legati, si impegna per una soluzione su misura: rintracciare i riferimenti normativi applicabili al caso specifico di una impresa per operare opportune azioni volte ad ottenere con il locatore una riduzione significativa del canone d’affitto.
Confapi Trentino offre poi la possibilità di verificare se vi sono i requisiti per raggiungere il beneficio di ottenimento del credito di imposta pari al 60% circa del canone di locazione del mese di marzo 2020.